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"Lei sa la differenza fra un piccolo e un grande giornale? Il grande giornale è quello che pubblica anche le notizie che dispiacciono. S’intende, la notizia che ci dispiace la si commenta come più ci piace." — Eugenio Torelli Viollier Dalla Napoli borbonica alla Milano post-unitaria, dalla fondazione del "Corriere" alla battaglia per difenderne l’indipendenza, la straordinaria avventura dell’uomo che dopo l’Italia provò a fare gli italiani."Nacqui a Napoli, il 26 marzo 1842.

Roj e Pierre si assomigliano molto: fanno fatica ad accettare le regole della società, tutti e due sono soli. Roj ha dei problemi a scuola, i professori non capiscono il suo atteggiamento ribelle e lui, dal canto suo, trova inutile dimostrare a loro la propria intelligenza. Pierre non riesce a tenersi un lavoro per più di qualche mese, e vivacchia di impieghi saltuari. Roj e Pierre sono padre e figlio, ma non hanno mai avuto l'occasione di conoscersi veramente. L'occasione arriva all'improvviso, e ha l'aspetto di una strega, di un segreto da svelare, finalmente insieme.

Che ruolo hanno svolto le nuove tecnologie nella campagna più finanziata della storia, quali innovazioni si sono sperimentate e come è stato costruito l'intreccio delle informazioni sugli elettori tratte dai social media e dalla rete sino a permettere l'elaborazione di spot mirati quasi a livello personale (microtargeting)? E soprattutto: quale è stata la chiave comunicativa di fondo, senza la quale nulla avrebbe funzionato?