• EP 10 - La guerra economica: price cap e altro
    Sep 21 2022
    Il 2 settembre i ministri della finanza dei paesi G7 hanno elaborato un nuovo piano di sanzioni che consiste nel mettere un tetto massimo al prezzo del gas e altri prodotti petroliferi acquistati dalla Russia, e nella stessa giornata Russia ha deciso di interrompere le forniture del gas all'Europa tramite il Nord Stream.
    Questi due eventi sono dettagli di una guerra economica più complessa che affianca la battaglia in Ucraina.
    In che modo questa guerra economica impatta sull'Europa e gli Stati Uniti? E come influirà sull'andamento della guerra in Ucraina?
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  • Ep 9 - Russia e Turchia: la convenzione di Montreaux e la situazione degli stretti
    Aug 7 2022
    Le relazioni tra Russia e Turchia sono particolari, regolati da giochi geopolitici in cui tante volte non si capisce se si tratta di cooperazione o competizione, come nel caso della situazione siriana.
    Per quanto riguarda invece la situazione degli stretti che collegano il mar nero e il Mediterraneo, si tratta di relazioni regolati da trattati internazionali a partire dal trattato di Losanne 1923 che ridisegnò i confini della Turchia dopo la prima guerra mondiale fino al trattato di Montreaux 1936 in cui viene rivista la parte che riguarda il controllo degli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, due stretti importantissimi dal punto di vista strategico.
    Nell'attuale situazione geopolitica è interessante capire come la convenzione di Montreaux influirà sulla guerra in Ucraina e le relazioni turco-russi.
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  • Ep 8 - L'India: il dilemma del non allineamento
    Jul 24 2022
    I giochi geopolitici nell’Indo-Pacifico si moltiplicano tra accordi bilaterali o multilaterali, I paesi del continente asiatico cercano tramite ciò di mantenere un certo grado di flessibilità nella politica estera senza dover prendere apertamente le parti della Cina o gli Stati Uniti.
    L’India tradizionalmente non allineata e ha mantenuto sempre una propria politica estera che gli garantisce la libertà d’azione, si trova oggi in un dilemma geopolitico irrisolto, dato che l’amico russo il maggior fornitore di armi va sempre in direzione di essere uno Stato vassallo della Cina il nemico dell’India che minaccia I suoi territori.
    Quindi, l’India deve guardare ad un alternativa che probabilmente sarà schierarsi apertamente con l’Occidente e abbandonare la lunga tradizionale politica di non allineamento.
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    16 mins
  • Ep 7 - Safari club
    Jun 27 2022
    Due anni dopo lo scandalo del watergate del 1974, il neo eletto presidente americano Jimmy Carter ha varato riforme radicali sul funzionamento dell’apparato dei servizi segreti americani per ripulire la reputazione dell’intelligence americana coinvolta in una serie di atti di spionaggio, cospirazioni e omicidi internazionali. il 31 ottobre 1977 annunciò la demolizione di oltre 800 postazioni nell'ala delle operazioni clandestine.
    A seguito delle riforme guidate dal presidente Carter, la CIA divenne come “Fortunato” nell’ opera “The Cask of Amontillado” di Edgar Allan Poe nel senso che venne sepolta. Però seppellire la CIA e metterla sotto il controllo del congresso è funzionale a vincere la guerra interna e calmare l’opinione pubblica americana.
    In parallelo alla guerra interna, c’era però la guerra fredda che gli Stati Uniti non possono mettere in secondo piano, e le attività di spionaggio e di cospirazioni erano I missili e I carri armati di questa guerra; quindi, una CIA senza le ali porterà all’espansione totale del comunismo in Africa territorio di numerose guerre civili, colpi di stato e rivoluzioni socialiste nutrite dalle ideologie anticoloniali che hanno contribuito alla rapida diffusione del comunismo.
    Carter si è ritrovato nel dilemma di continuare la lotta al comunismo ma nel frattempo mantenere l’ordine interno, la soluzione perfetta è delegare a Stati esterni fornendoli il meglio del know how e attrezzature necessarie a sporcarsi le mani al posto dello zio Sam.
    Infatti, nel 1976 lo stesso anno in cui Carter ha iniziato il suo mandato, l’imprenditore e trafficante d’armi saudita Adnan Khashogji per conto della CIA, ha riunito - in un resort in Kenya tra cascate, montagne e paesaggi – I direttori dei servizi segreti di 5 paesi del blocco americano: Francia, Arabia Saudita, Marocco, Iran e Egitto, il motivo è creare una sorta di task force che ha l’obiettivo di fermare il comunismo in Africa e in Medio Oriente.
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  • Ep 6 - Serbia e Russia: sogno di una rivincita
    Jun 13 2022
    Russia e Serbia sono entrambi paesi prevalentemente slavi e ortodossi orientali, che condividono una forte affinità culturale reciproca. I paesi sono stati stretti alleati per secoli; e l'amicizia tra loro è stata fortemente mantenuta nonostante il recente tentativo della Serbia di mantenere relazioni più strette con l'Occidente.
    In questo episodio, analizzerò le relazioni russo-serbi, come I destini di questi due paesi slavi si sono incrociati nella storia e come il riposizionamento geopolitico serbo è così difficilmente prevedibile dato che nello stesso tempo in cui si sta avvicinando all’Unione Europea sta mantenendo sempre più strette relazioni con la Russia.
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    9 mins
  • Ep 5: Libano - lo Stato fallito
    Jun 4 2022
    Gli Accordi di Ta’if del 1989 posero fine alla guerra civile libanese 1975 – 1990, ma instaurano un sistema politico confessionale basato che prevede la ripartizione delle cariche istituzionali in base alla fede religiosa come anche per I seggi del parlamento.

    Con la fine della guerra civile, il governo si è ritrovato con la sfida della ricostruzione di un paese alle macerie, e l’unica via era un massiccio indebitamento, che però in mancanza di settori settori economici produttivi in grado di garantire occupazione alla popolazione, ha portato all’accumulo del debito senza lo sviluppo economico.

    Negli ultimi due anni, con il disimpegno delle potenze regionali dal panorama politico libanese e l’instabilità a livello globale, il Libano si è ritrovato in difficoltà nel ripagare le rate del suo debito, che lo porterà all’inevitabile fallimento.
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    11 mins
  • Ep 4 - Kaliningrad: il tallone d'achille della Nato
    May 30 2022
    Nel 26 marzo scorso, il generale polacco ex comandante delle forze di terra Waldemar Skzypczak ha detto che Kaliningrad è sotto occupazione russa dal 1945, ma che storicamente apparteneva alla Prussia e alla Polonia, e che la Polonia dovrebbe rivendicare I suoi diritti.
    L’ex Koninsberg dei cavalieri teutonici che Stalin ha annesso nel 1945, è tornata sotto I riflettori dopo che Putin l’ha resa una sorta di città-base militare da cui il capo del Cremlino può isolare I paesi baltici dal resto dell’Alleanza Atlantica.
    Qual è la storia di Kaliningrad? E che importanza strategica ha nell’attuale conflitto globale tra Mosca e Nato?
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  • Ep 3 - il nuovo ordine mondiale
    May 26 2022
    In una delle sue tante interviste, l’ideologo russo (o la mente di Putin) Alexander Dughin disse: “In un mondo multipolare il monopolio dell'Occidente nel campo militare, dei sistemi economico, ideologico e culturale sarà abolito. Questo è il senso del teso confronto in Ucraina. È un conflitto militare che accompagna il cambiamento dell'ordine mondiale e la transizione alla multipolarità”.
    In base a come finirà la guerra in Ucraina, l’ordine mondiale verrà aggiornato, e si aprirà la strada all’affermazione di tante altre civiltà e ideologie. Un mondo in cui il centro decisionale non è in mano solo a singoli capi di Stati o aziende; invece, sarà distribuito tra vari capitali del mondo.
    In questo terzo episodio, cerco di capire come sarà questo nuovo ordine mondiale, e perché quasi tutto Il mondo (tranne l’Europa) è neutrale? Come se tutti stessero guardando una partita aspettando di vedere chi vince per congratularsi con lui.
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    17 mins