Andelfingen ha case a graticcio con strutture di legno ben visibili. Ha vigneti sui pendii soleggiati, e campi di grano dorato alternati ai prati verdi. Ha l’aspetto e l’anima tipici della regione vitivinicola di Zurigo, e vi si trova proprio al centro. Oggi, Andelfingen ha anche te. Vedi il villaggio dal basso, salendo il pendio: l’aria è fresca, i sentieri che attraversano i campi ti accompagnano lo sguardo. Eccolo, in cima alla salita: nel punto più alto la chiesa domina la vista, e le campane stanno suonando. Battono il tempo regolarmente, a ritmo con il tuo cammino, oggi come molti secoli fa. Attorno alla chiesa, i casali hanno facciate tradizionali e se ne stanno raggruppati in modo compatto, formando un nucleo storico che conserva l'organizzazione tipica del villaggio agricolo. Prosegui il cammino fino al ponte di legno coperto che attraversa il fiume Thur: le assi sono ormai levigate dal passaggio delle persone e dalle intemperie, ma sono solide, immobili, e hanno reso Andelfingen un centro di passaggio e frontiera per la regione. Il fiume non si ferma: ti affacci a guardarlo, mentre i vapori dell'acqua fresca ti si depositano sulle braccia, e immagini il vecchio mulino e la sua grande ruota massiccia in un altro tempo, quando ancora era in funzione e scandiva la quotidianità del villaggio. Ma vai oltre, ancora oltre: fino al castello di Andelfingen. È forse lui il punto forte, e sorveglia il promontorio già dal 1700. Entri nel parco, e subito sai perchè è tanto amato in Svizzera: gli alberi secolari e le aiuole sono sistemati con precisione, lungo i viali ombreggiati, e creano una cornice ordinata e pacifica che dà ancor più rilievo all’imponenza del castello. Ha mura robuste, linee eleganti e barocche, e domina il paesaggio come fosse la cosa più naturale del mondo. Come se questa parte di mondo fosse fatta per lui, per ammirarlo fuori e dentro. Allora, eccolo dal di dentro: gli interni hanno affreschi e arredi raffinati, e ti rimandano ai tempi dei balli, dei grandi eventi. Ancora oggi, durante l'inverno, le sue sale storiche si animano di mostre, concerti e manifestazioni. Ti vedo, adesso non puoi far a mano di sorridere: pensi che sarà ben contento, questo orgoglioso castello, di essere ancora il centro del proprio mondo.