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  • Nèvoa-na-rua - Fontana aurea
    Aug 6 2023

    Nella "Fontana aurea", opera dell'artista Nèvoa-na-rua, ci sono l'essenza del ciclo vitale dell'acqua e il suo movimento. In realtà, lo scultore portoghese, il cui nome d'arte in lusitano significa "nebbia in strada", per il Simposio internazionale di scultura 10 Giornate in Pietra di Lettomanoppello realizzerà un'alcòva di vita locale: una fontana illusoria che raccoglie acqua piovana, detriti e semi spontanei. Le proporzioni giuste dell'opera avviano una comprensione ottica di regole fisiche e delle successive dinamiche biologiche. Sarà nido per volatili o volume per semi che nasceranno spontaneamente. 

    Nèvoa-na-rua, si ispira all'idea che la perfezione incontra il caso e la necessità della vita, come dice il filosofo francese Jacques Lucien Monod. Agli inizi, nel 2014, l'artista si cimenta con puntasecca e acquaforte. Dal 2018 realizza sculture in ceramica lavorando sia in Portogallo che, a più riprese, in Italia. Il suo stile è figurativo surrealista e alterna, sempre con risultati di pregio, diverse tecniche: scultura ceramica, lavorazione pietre e marmi, punta secca, incisione linoleum e installazioni.

    Nel suo palmarès, spicca il 1° premio alla quarta edizione KAP ART PRIZE "Trasformazione" dell'aprile 2023 con l'opera in ceramica "Maurice Utrillo, l'uomo pesce".

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    1 min
  • Vito Maiullari - Pietraverso
    Aug 6 2023

     "La Maiella è portatrice di storia, di una storia naturale, la pietra è storia. Lavoro il rapporto con la terra, con il territorio, con ciò che è stato e su come l’essere umano ha saputo gestire l’utilizzo delle risorse che aveva a disposizione rispettando il ciclo della natura e la disponibilità di determinati materiali sul proprio territorio. Con la volontà di approfondire la tematica dell’acqua, si va al fondo, si va nella profondità della terra, si va verso gravi e grotte, si riscopre l’acqua, si riscopre la pietra". Così Vito Maiullari introduce la sua opera - "Pietraverso" - per il Simposio internazionale di scultura 10 Giornate in Pietra. Allievo dei maestri Francesco Somaini, Amerigo Tot, Nicola Carrino e Pantaleo Avellis, Maiullari si diploma nell’84 in Scultura  all’Accademia di Belle Arti di Bari. È stato docente di "Tecniche del marmo e delle pietre dure" all’Accademia di Belle Arti di Bari, Reggio Calabria e Foggia. Dal 1980, partecipa a manifestazioni multimediali, restauri, originali progetti educativi e formativi e realizza opere pubbliche. Nell’attività trasversale di Maiullari sono eloquenti il progetto esposto nel 1996 all’Expo Arte a Bari “Io Amo La Murgia”, le partecipazioni al “Festival della Terra delle Gravine”,  le mostre sull’Ecosostenibilità alla Galleria Noesi di Martinafranca nel 2014, e a Intramoenia Extra Art 2015 con “Casa Futura Pietra”. È socio attivo del Centro Altamurano Ricerche Speleologiche nonchè divulgatore televisivo.

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    2 mins
  • Michela Cicciomessere - All'acqua torneremo
    Aug 4 2023

    L'ispirazione grafica dell'opera di Michela Cicciomessere "All'acqua torneremo" deriva dalla figura dell'Ofelia della tragedia dell'Amleto di Shakespeare, nel momento in cui lei si getta nel fiume, come ci viene proposta visivamente dal preraffaellita John Everett Millais. L'elaborato rappresenta una figura femminile quasi del tutto immersa nell'acqua, con diversi cerchi concentrici che ricordano la ciclicità della Vita. Michela Cicciomessere è una studentessa diplomata 100/100 in “Arti Figurative” al Liceo artistico “Lanza-Perugini” di Foggia. Attualmente, frequenta sia l’Accademia di Belle Arti di Foggia, sezione di Scultura, che il Conservatorio Giordano di Foggia, sezione Canto lirico. Nel suo lavoro per "Dieci giornate in pietra" c'è - evidente -  l'espressione di una profonda connessione tra Umano e Natura, quell'estasi che porta l’uomo a ricercare costantemente la perfezione propria, che a ben guardare solo Madre natura può dare. Il desiderio dell'artista pugliese - altrettanto evidente - è che "All'acqua torneremo" doni serenità e faccia riapprezzare il contatto antico tra l'uomo e l’acqua.

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  • Giancarlo Degli Esposti e Patrizia Gambari - N'Acqua
    Aug 4 2023

    Dall'incontro di due artisti molto diversi tra loro, ma di feconda creatività, per 10 Giornate in Pietra nasce N'ACQUA. Come prime cose, sono venute su il titolo, l'idea e la metafora: N'acqua, appunto. E' emersa, poi, l'urgenza di rappresentarla in tutte le sue forme: solida come ghiaccio, nei corpi liquidi, le mani come nuvole che devono lasciarsi attraversare, che non devono trattenere. Piuttosto benedire. L'acqua generatrice di vita.

    Giancarlo Degli Esposti, scultore e scalpellino, eredita dal padre muratore l'attenzione per la materia da lavorare e modellare, di cui subisce ben presto il fascino. E' la materia, la pietra, il propellente ideale per alimentare la sua innata vena artistica. Notevole il contributo offerto da Degli Esposti agli importanti e complessi restauri della Rocchetta Mattei, nel Comune di Grizzana Morandi, sotto la direzione di Maricetta Parlatore. 

    Patrizia Gambari, in arte PatGamb, artista poliedrica, sin da bambina rivela interesse artistico cimentando la sua creatività nella figura umana. Frequenta la scuola di figurinista e stilista di moda Rubbiani di Bologna. Diventa allieva del professore e pittore Cesare Pacitti, poi lavora come stilista e, negli anni ’80, si dedica al disegno pubblicitario, al disegno di gioielli per aziende e artigiani. Il suo estro creativo oggi si esprime principalmente in una pittura che ricerca forme tridimensionali ed espressività profonde, con eleganti cromature. 

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    2 mins
  • Andrea Catolino e Yang Yun Xuan - Se mi vedi piangi
    Aug 6 2023

    Il Pietrales "Se mi vedi piangi" di Andrea Catolino e Yang Yun Xuan, realizzato per 10 Giornate in Pietra con la collaborazione degli studenti, prende spunto dalle cosiddette “Pietre della fame”, particolari incisioni su pietre di fiume o blocchi artificiali di ruderi di vecchi mòli che risalgono al XVII secolo in Europa centrale. 

    “Se mi vedi piangi” è tra i mòniti più noti sul rischio siccità e carestia che emergono dalle acque basse. Proprio questo enunciato, reiterato più volte sulla stessa riga, assume un significato di strumento da taglio che fende e ferisce la superficie d'acqua di un fiume increspata da onde concentriche generate da un temporale. 

    Gli studenti si soffermano anche sul linguaggio intriso di eufemismi utilizzato dai media per trattare il fenomeno di emergenza climatica. Linguaggio il quale, proprio perché troppo edulcorato, tende a sminuire il problema. Catolino, torinese, influenzato artisticamente da Lucian Freud, Jenny Saville e Adolfo Wildt, e la poliedrica Yang, cinese di Hubei che ama esprimersi anche attraverso pittura e video, sono stati plasmati dall'Accademia Albertina di Belle arti di Torino.

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    1 min
  • Valeria Vitulli - Circumvia
    Aug 3 2023

     “Circumvia” di Valeria Vitulli evoca l’elemento acqua presente attorno a noi. L'opera ideata per "Dieci giornate in pietra" dall'artista molisana di Larino sviluppa una grande idea: racchiudere mari, fiumi, fonti e laghi in una sola immagine. 

    La forma di Circumvia, particolare anche perché è irregolare su tutti i lati, riconduce all’utero umano e alla nascita, come succede durante la gestazione che ci vede immersi per nove mesi in acqua. 

    In tante culture dell’antichità, l’acqua era considerata fonte della vita, principio cosmico femminile, ma anche Madre in quanto generatrice di vita, simbologia che riferisce anche al territorio di Lettomanoppello e alla Maiella considerata dagli abruzzesi la Madre delle montagne. 

    Valeria Vitulli, dopo un inizio da autodidatta, ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Macerata. Il suo stile fonde l'immagine dal figurativo all'astratto, dove le linee curve rendono la materia organica e il volume viene dato elaborando i vuoti e i pieni.

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    1 min
  • Sandro Aceto - Organogenesi
    Aug 3 2023

    Guardate la scultura con gli occhi della mente. L'invito di Sandro Aceto, Oteca nelle creazioni artistiche, è di quelli che avvicinano la gente all'arte. Romano, laurea in Architettura, Aceto ha scelto Lettomanopello per vivere e lavorare. Una scelta quantomai azzeccata e che esalta la sua partecipazione a "Dieci giornate in pietra". In "Organogenesi", l'opera proposta per Pietrales, due figure si fronteggiano emergendo da una superificie liquida costellata da circonvoluzioni fluide e bolle in movimento, evocando un brodo primordiale, dove lo spirito vitale - simboleggiato dal cuore e dall'embrione - prende prepotentemente forma. Nell'opera di Oteca, l'acqua esprime tutta la forza e l'importanza, volute da Madre Natura, nel  processo formativo di quella che chiamiamo Vita.

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  • Pietro De Scisciolo - Salvaniente
    Aug 2 2023

    Non un bassorilievo, ma un tuttotondo da apporre al muro. Un progetto che è un'evoluzione dei Pietrales. Il pugliese Pietro De Scisciolo, scultore e docente di Plastica ornamentale all'Accademia di belle Arti di Foggia, ha scelto il tema del mare: due salvagente bianchi e rossi e alcuni pesciolini che vi nuotano sopra. 

    Sono chiari i riferimenti all'inondazione dell'Emilia e al tragico naufragio di migranti al largo del Peloponneso. Un'opera che vuole essere un mònito: salviamoci l'un l'altro perché il salvagente, in realtà, non riesce a svolgere la propria funzione. Da qui il nome dell'opera: Salvaniente

    Affascinante l'utilizzo di due materiali molto diversi tra loro: la pietra della Maiella e il Travertino rosso di Persia da parte di un artista forgiatosi nella bottega del padre scalpellino prima di diplomarsi in scultura. Nello stile di Pietro De Scisciolo, che cerca la materia ma anche il colore, ci sono l'influenza del Dadaismo, della Pop Art e dell'Iperrealismo.

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