Romulus

Con la trilogia Romulus Luca Azzolini riscrive le origini di Roma narrando il mito della sua fondazione come non era mai stato fatto prima.

Il sangue della lupa, primo volume della trilogia, racconta delle Terre dei Trenta, nel Lazio del VIII secolo a.C., prima della nascita di Roma: un mondo brutale in cui un'aspra siccità ha messo in ginocchio Alba e Velia. Il re di Alba Numitor, ritenuto colpevole di aver attirato l'ira degli dei, accetta di essere destituito e mandato in esilio con la figlia Silvia. I gemelli Enitos e Yemos, nipoti di re Numitor, sono i successori favoriti, ma secondo una predizione nefasta vi sarà un solo re. Ilia è la figlia di Amulius, fratello di re Numitor. Vestale e amante segreta di Enitos, consiglia a quest’ultimo di fuggire. A Velia, un gruppo di giovani tra cui Wiros, è pronto per affrontare i Lupercalia, riti d’iniziazione per i quali trascorrono mesi nella selva infestata dalla crudele Dea Rumia, Madre dei Lupi.

La regina delle battaglie. Amulius diventa re di Alba Longa, sovrano feroce e sanguinario. La siccità è finita, ma soffiano venti di guerra. Nel bosco ai confini di Velia, Wiros e il legittimo erede Yemos sopravvivono come fuggiaschi, cercando di sfuggire a Rumia e ai Ruminales, popolo feroce in esilio.

La città dei lupi. Grandi incendi hanno distrutto la selva e i Ruminales vagano senza meta. Wiros guida un gruppo di essi in cerca di rifugio, mentre Yemos, separato dal branco, viene catturato e imprigionato a Velia. La guerra è alle porte, e sarà un conflitto epocale in cui gli eserciti e gli Dei si scontreranno. Ne sorgerà una città destinata a regnare sul mondo. La città eterna. La città dei lupi.

Romulus di Luca Azzolini (Ostiglia, 1983) unisce l’accuratezza storica allo stile diretto dei grandi maestri contemporanei del romanzo storico e fantasy. Con colpi di scena e trame appassionanti, la trilogia è stata riadattata per la fortunata serie tv Sky di Matteo Rovere. Romulus è anche in formato audiolibro, narrata dalla perfetta voce di Stefano Thermes, che comunica tutta l’asprezza delle vicende.