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Tras la caída de Roma en 476 d. C., toda la dinámica de Europa experimentó un cambio total en torno al poder y la cultura. La Edad Media fue un período de la historia interesante de aproximadamente seis siglos, durante el cual Europa estaba tratando de descubrir su identidad y cómo sobreviviría al caos provocado por la caída de Roma. 

Was Joan of Arc accused because she was a woman? Then why did so many fierce and battle-hardened male warriors line up their troops behind her? Yet, not even one of her soldiers, be they longbowmen, cavalry riders, knights, artillerymen, and nobles, ran from the command of a woman. Instead, they marveled at her as she mounted the ladders to a heavily defended castle, right along with the men, shot arrows, thrust spears, and galloped on her great white steed along with the best of them. She was wounded twice and yet did not shirk from battle.

The town of Caldiran (Chaldiran) in Turkey is home to about 60,000 people. In the early 16th century, it was the site of different kinds of faultlines, serving as a battleground between the region’s two greatest powers as they clashed over politics and religion. On August 23, 1514 two sides clashed at Chaldiran in a contest for hegemony over the Middle East. The course of the conflict can be reconstructed from the politics of the time, knowledge of the characters involved, the contemporary records are available, and what followed the battle.

King Richard II succeeded to the throne as a boy king at a particularly turbulent time in English history. A French invasion was imminent, the Scottish Marches were in chaos, and the fallout from the Black Death threatened to steamroll the entire socio-political system. By the end of his 22-year-long reign, unrest would still be a common theme. Throughout his kingship, Richard strove to restore the monarchy as he conceived it to its rightful place in the kingdom and establish an absolutist regime.

Ragnar Lothbrok is considered to be one of the most influential Vikings in Norse history, regardless of what is speculated to be true or false. Follow the epic tales through Ragnar’s life as he traverses his way through Scandinavia, France, and England, leading fleets of ships, raiding villages, and holding kings at ransom. Witness the brutality and outright madness Ragnar, the king of Denmark, portrayed during his reign. If Ragnar is something that myths are made of, there is a lot that seem to be hard facts.

Von Kämpfen, Eroberungen und Neuanfängen: G/Geschichte taucht in dieser Ausgabe ein in die Zeit des Ersten Kreuzzugs, in der ein christliches Heer aus Kreuzrittern sich aufmachte, Palästina einzunehmen, was 1099 mit der brutalen Einnahme Jerusalems endete. Aus verschiedenen Blickwinkeln wird gezeigt, wie aus religiösem Fanatismus, Machthunger, aber auch einer Prise Idealismus eine neue Welt entstand.

G/Geschichte widmet sich in dieser Ausgabe dem großen Karl: Ob mächtiger Herrscher und Kaiser, furchtloser Kriegsherr oder Diplomat, Karl der Große wird so schnell nicht in eine Schublade gesteckt. Wie immer bei G/Geschichte wird sich dem Titelthema hier auf vielfältige Weise genähert - man erfährt nicht nur, warum Aachen die kaiserliche Lieblingsresidenz war oder was es mit dem Rolandslied auf sich hat, sondern es wird sich auch auf Spurensuche in Hinblick auf den Charakter Karls des Großen begeben.

3 berühmte Sagen, Lohengrin, Parzival und Tannhäuser, hier einmal nicht als Wagner-Opern, sondern als Erzählungen vertont. "Lohengrin": Über dem Lande Brabant, wo der Scheldestrom sich mit dem Rhein ins weite Nordmeer ergießt, lastete tiefe Trauer, denn Herzog Gottfried, der weise und gerechte Herrscher, lag im Sterben. Der hinterhältige Telramund will Elsa das Erbe streitig machen. Der jugendliche Ritter Lohengrin tritt beim Gottesgericht für sie ein.

Le due date hanno segnato la caduta dell'impero romano d'Occidente e la scoperta dell'America, eventi tradizionalmente intesi come l'inizio e la fine del Medioevo. Un'era che già nel nome sconta una sorta di peccato originario: essere una cesura tra la gloria dell'Antichità e lo sfavillio speranzoso del Rinascimento. Non fu così. Questo saggio si concentra sulla penisola italiana, il fulcro di gran parte delle vicende di quel millennio. L'Italia fu infatti la culla del papato, e al contempo zona di conquiste e cadute di grandi condottieri e imperatori.

"Età oscura" e "millennio della superstizione" sono solo due delle tante definizioni date, nel tempo, al Medioevo. Ma questo periodo storico fu davvero "buio" come si è ormai cristallizzato nell'immaginario collettivo? In realtà, la maggior parte degli studiosi del Nuovo Millennio afferma che quel periodo della storia dell'umanità contenga già, in embrione, molti degli aspetti determinanti dell'Europa moderna.

Il Medioevo, quello tradizionalmente compreso tra la fine del V e la fine del XV secolo, deve essere visto come un periodo molto più positivo di quel che si è creduto per tanto tempo. Ne sono stati protagonisti sovrani, principi, condottieri, filosofi, letterati, santi e pontefici, le cui vite e gesta questo saggio si propone di far rivivere. Una delle caratteristiche più significative e affascinanti del Medioevo visto attraverso i suoi uomini e le sue donne più celebri, è l'apparizione di nuove figure di eroi, anche femminili.

A torto ritenuto un'epoca immobile, il Medioevo è fatto anche di viaggi. Per ragioni politiche e per lavoro, per pregare o per studiare: viaggiano re e mercanti, pellegrini e fuorilegge, chierici e giullari, emarginati e cavalieri erranti. E si naviga nei fiumi, nei laghi, nei canali, nei mari e nell'oceano. Ma che cosa significava mettersi per strada lasciando la propria casa alle spalle, come si viaggiava in concreto, quali erano le conoscenze e le fantasie geografiche, quali i paesi conosciuti, quale il rapporto con le genti straniere?

Nel Medioevo le donne vivevano in una rigida sottomissione. Non assecondare la volontà della famiglia, non ubbidire agli uomini, padri, mariti o padroni, manifestare indipendenza di giudizio o di comportamento facevano di loro delle ribelli. Ma non sono mancate sante, regine, badesse, semplici monache, umili contadine, serve, schiave, eretiche, streghe, prostitute che hanno scelto di sottrarsi a destini segnati, resistendo, opponendosi, fuggendo. Donne decise a viaggiare, conoscere, insegnare, lavorare, combattere, predicare.

Anche nel Medioevo troviamo donne disposte a vendere il proprio corpo "pro pretio, lucro et questu": condannata e ritenuta una vergogna, la prostituzione era però considerata ineliminabile e persino necessaria. Giustificabile, perché salvava da mali peggiori come la corruzione delle vergini e delle spose e "l'abominevole vizio della sodomia". Ma qual era la posizione della Chiesa e dei pubblici poteri nel regolare questo fenomeno divenuto assai rilevante? Nel Trecento, infatti, si assiste ovunque in Europa al proliferare dei postriboli, a volte quasi piccole fortezze del piacere.

Una strada, o meglio una rete di strade, un fascio di percorsi terrestri e marittimi hanno spostato nel corso dei secoli uomini, merci e conoscenze dall'estremità orientale dell'Asia sino al Mediterraneo e all'Europa. Romantica e recente, l'espressione "via della seta" restituisce il senso di un mondo vasto, attraversato fin dai tempi antichi da guerre e conflitti ma animato anche dal fervore di scambi commerciali, culturali e politici. Fra montagne e altipiani per questo cammino sono transitati spezie, animali, ceramiche, cobalto, carta, e naturalmente la seta.

Gerusalemme è dappertutto. Una presenza di cui l'Italia è investita per intero, grazie a un dialogo intessuto da secoli che trova espressione in ogni rigo della sua storia, in ogni pietra delle sue città. Una volta divenuti inaccessibili i Luoghi Santi, lembi di Terra Santa vennero infatti ricreati nel nostro paese. E intraprendere il cammino penitenziale attraverso santuari come il Sacro Monte di Varallo, il complesso delle Sette Chiese a Bologna, il Santo Volto di Lucca, San Vivaldo, Acquapendente nel Senese, il Santo Sepolcro di Brindisi significa ritrovarne le memorie.

Una reggia, un monumento celebrativo, un luogo di culto? L'appassionante enigma di Castel del Monte sembra fare tutt'uno con la personalità di colui che lo fece costruire, Federico II: imperatore cristiano, illuminista ante litteram, tiranno politico e legislatore egualitario, cultore delle scienze ed esoterista. Nella vicenda dell'Italia meridionale e del suo distacco dal resto della penisola, un filo rosso collega la politica ipercentralista di Federico II, con la sua splendida architettura castellana, e l'assenza di un'autonomia urbana nel Mezzogiorno.

In 1393, the Tsar of Bulgaria, Ivan Shishman, defended Nicopolis in a last stand against the invading Ottoman Empire, but the well-known battle named after the town occurred in 1396, when an army of knights from all over Europe faced an Ottoman army. This battle is famous for representing the last time that Christian Europe (or, at least, most of it) united under a single banner to fight a common foe, and the military venture is often called the Last Crusade.

Dance If Ye Can is an introduction to the huge variety of battles fought in Scotland, or fought by the Scots in the nearly 900 years when they were an independent nation. The first part of the audiobook serves as an introduction to Scottish history, while the second section portrays the Scottish soldier throughout history. Part three gives an alphabetical guide and brief notes of the many hundred battles, skirmishes, and sieges that pepper the history of Scotland.

Ostensibly written by an English knight, The Book of Marvels and Travels claim to recount his experiences in Egypt, the Levant, India, and China. It describes a journey from Europe to Jerusalem and further into Asia, and the many weird and wonderful peoples and practices of the East. The author claims to have traveled in land populated by Amazons, dog-headed people, cannibals, one-footed tribes, and Pygmies.