Il protagonista vero della vita del Rione Ponte è, ovviamente, il Fiume - d'altronde, che ponte potrebbe esserci senza un fiume da attraversare?
Ai tempi di Roma antica, il protagonismo del Fiume fece di questa una zona di porto fluviale, e di deposito delle merci. tanto che Tor di Nona era inizialmente (ossia prima della usuale storpiatura della parlata quotidinana) Torre dell'Annona, la torre cioè dove si stipavano le raccolte dell'anno, fatte a cura dello Stato.
Nel Medioevo, ad essere stipati qui furono purtroppo per loro prigionieri e prigioniere: la Torre era diventata "la prigione del papa". E quando la funzione venne spostata altrove, finalmente la Torre ebbe il suo periodo felice: divenne sede di un teatro, il Teatro Tor di Nona.
Che venne ampliato a metà del 1800, arrivando a raggiungere gli argini del Fiume. E cambiò nome, diventò il Tatro Apollo, dove debuttavano opere liriche tra cui Il Trovatore e Il Ballo in Maschera, entrambe di Giuseppe Verdi.
Poi arrivò il 1870, con lui la piena più devastante dei secoli a noi più vicini, e con quella piena arrivarono i muraglioni, per costruire i quali il Teatro Apollo fu demolito. Di lui resta il ricordo nella fontana, un po' solitaria e priva di acqua, che trovi proprio là dove il teatro finiva.
Ma tutta questa zona era, in generale, pensata come una cittadella giudiziaria... ascolta l'episodio per saperne di più!