È possibile immaginare un futuro in cui le malattie neurologiche si trattano con microchip impiantati nel cervello e le informazioni mediche sono accessibili con un semplice tocco? Anche se questa può sembrare fantascienza, i progressi nelle interfacce cervello-macchina (Bci) e nel biohacking — che coinvolge l'uso di tecnologie per migliorare le capacità fisiche e cognitive del corpo umano — stanno trasformando questa visione in realtà, già oggi. Neuralink, l'azienda di Elon Musk sulla bocca di tutti, ha contribuito a rendere queste tecnologie più conosciute, mettendo in luce le potenziali applicazioni mediche dei microchip impiantati nel cervello di pazienti tetraplegici, ma anche i limiti e rischi di questa tecnologia. Ecco perché in questo episodio di Grande Giove, il podcast di Wired, abbiamo provato a fare luce su questa frontiera tecnologica insieme a due esperti del settore. Fabio Boi, dottorato in Interfacce cervello-macchina presso l'Istituto italiano di tecnologia di Genova (Iit) e co-fondatore della startup Corticale, ha discusso con noi gli ultimi sviluppi nel campo delle interfacce neurali. Mentre Mattia Coffetti, esperto di cybersecurity e biohacker con ben 5 chip impiantati sotto la pelle, ci ha offerto uno sguardo sulle applicazioni pratiche del biohacking. Ai microfoni Daniele Ciciarello e Matteo Imperiale, con il coordinamento editoriale di Luca Zorloni, l'assistenza editoriale di Maddalena Sara e il supporto operativo e logistico di Elena Lotto. Learn more about your ad choices. Visit podcastchoices.com/adchoices