• Ep.07: Le voci dei migranti
    Aug 3 2024
    Strumenti realizzati con i relitti dei barconi dei migranti, “lacreme napuletane”, il sogno della ‘Merica, una barcarola albanese, deportati messicani, un theremin struggente, il Turco in Italia e tanti Pollicini affogati, il Mediterraneo, due giovani atlete annegate e l’eritreo Tesfom morto il giorno dopo lo sbarco a Pozzallo con le sue poesie alla salsedine; e poi Mina, Samuele Bersani, i Led Zeppelin, Joan Baez, Fiorella Mannoia con Frankie Hi-nrg, i Modena City Ramblers e un’Aria di Händel cantata da Milva: la musica ci aiuta a restare umani. Dedicato a tutte le persone migranti e ai viandanti nella vita.
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    21 mins
  • Ep.06: La musica strumento di pace
    Jul 18 2024
    Dalla mitica “Blowing in the wind” in versione punk a “Zombie” dei Cranberries, da “Sunday bloody Sunday” degli U2 a “La guerra di Piero” di De André, dal rap russo a quello di minori stranieri richiedenti asilo in Italia, da Marvin Gaye agli Inti-Illimani: oggi condanniamo tutte le guerre, gli attentati terroristici e ogni atto di violenza e proviamo a costruire la pace partendo dalla musica perché, come cantava Bono, “tonight we can be as one”.
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    17 mins
  • Ep.05: Musica e democrazia
    Jun 13 2024
    Può essere la musica una grande metafora della democrazia? Può una jam session, con il suo tipico scambio di ruoli tra gli strumenti, ispirare un mondo multiculturale capace di dialogo? Può l’armonia, intesa in senso musicale, ispirare un “conveniente accordo di più parti o elementi” anche nella società civile? Una serie audace di accostamenti musicali di generi più disparati (dal raggae veneto demenziale dei Pitura Freska a quello di Pinarolo degli Africa Unite, dal barocco di Bach al barocco-pop degli Anonimo Veneziano, dalle orchestre giovanili a quelle autogestite, dai cantanti pakistani a quelli indiani accompagnati da Bono, dal sassofono di John Coltrane a John Lennon passando per Gaber) ci fa sperare nella musica come vera ispiratrice di ideali di democrazia, pari diritti e fratellanza.
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    19 mins
  • Ep.04: La musica si fa insieme
    May 25 2024
    “La musica è come la vita, si può fare in un solo modo: insieme”. Da questa citazione di Ezio Bosso parte l’episodio di oggi che attraversa vari generi e tradizioni musicali: dal metal israeliano e tunisino alla singolare musica da camera di Yehudi Menuhin e Ravi Shankar (violino e sitar); dai raduni di mille chitarre ai progetti di musica sociale, dalle orchestre venezuelane a quelle arabe. Fino ad arrivare a Fabrizio De Andrè e a una struggente tromba barocca. Perché la musica non solo non ha età, ma è oltre lo spazio e il tempo.
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    19 mins
  • Ep.03: La musica del mondo
    May 15 2024
    I festival di musica etnica e di world music, veri luoghi di incontro e di dialogo interculturale, ci fanno riflettere oggi sul concetto di “frontiera” come luogo di apertura e di snodi imprescindibili per imparare a guardare, e a sentire, “oltre”. Dobet Gnahoré, Franca Masu, i Braùl, i Bukahara, gli Avion Travel, Lucio Dalla, Johann Sebastian Bach, i Tallis Scholars, Sting e Cheb Mami ci accompagnano oggi al di là del confine, di ogni confine.
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    20 mins
  • Ep.02: L’anima è sinfonica
    Apr 11 2024
    Lo sapevate che il canto gregoriano dà il massimo di sé (forse) se contaminato con il folk rock svedese? E che avere a disposizione un’orchestra (e Gustav Holst) rende più facile udire la musica delle sfere di cui parlava Pitagora? Emily Van Evera, Angelo Branduardi, i Garmarna, gli Orbital, Ildegarda di Bingen, Annie Lennox, Henry Purcell e Max Gazzè fanno viaggiare oggi la nostra anima “sinfonica” verso l’Empireo e, una volta tornati sulla terra, ci esortano a usare la musica come strumento di cambiamento. Una sfida possibile (anche per gli stonati) perché come diceva Lucio Battisti, alla fine quel che conta è la capacità di trasmettere emozioni.
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    19 mins
  • Ep.01: Quando la musica getta ponti
    Mar 12 2024
    Il primo episodio di Mille voci, un solo canto è un manifesto un po’ mishmash che racconta, prendendola un tantino alla lontana (addirittura dal “suono del Big Bang”) come la musica da sempre sia strumento di ricerca spirituale e di dialogo. Con salti quantici che vanno da Ildegarda di Bingen ai R.E.M., da Angelique Kidjo a Beethoven, da La La Land a Jalal al-Din Rumi, alla fine incontriamo un singolare flauto di canna che con il suo suono fa danzare le sfere celesti e ci aiuta, al di là delle differenze, a trovare ciò che unisce invece di ciò che divide.
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    22 mins