La MAREMMA è una vasta regione geografica compresa fra Toscana e Lazio, di circa 5000 km², che si affaccia sul Mar Tirreno e sul Mar Ligure.
Oltre a una parte centrale, corrispondente alla provincia di Grosseto fino alle pendici del Monte Amiata e delle Colline Metallifere e fino alla media valle dell'Ombrone (Maremma Grossetana), comprende la fascia costiera tra Piombino e il Cecina (Maremma Livornese, già Maremma Pisana) e si spinge nel Lazio fin verso Civitavecchia.
Quindi il territorio è in prevalenza pianeggiante e alluvionale, ma in parte anche collinare.
Erroneamente, spesso viene considerata Maremma soltanto quella grossetana, a causa della maggiore notorietà.
Con il termine di Maremma Grossetana - derivante da «marétima», corruzione di «loca maritima», dove il cordone litoraneo sabbioso, il tombolo (da «tumulus»), rimaneva chiuso delimitando pochi specchi d'acqua interni, piccole lagune e paludi - si definiva un tempo solo la fascia costiera (denominata peraltro in età Carolingia, ma con estensione da Cécina a Civitavecchia, «Maritima Regio»).
Oggi, invece, indica quell’ampio settore della Toscana meridionale compreso tra il promontorio di Piombino e le colline metallifere a nord, il promontorio dell'Argentario e i colli di Orbetello a sud, i monti Amiata ed Elmo ad est e il mare ad ovest.
Al suo interno, due zone nettamente diverse e due mondi tra loro complementari: quello costiero occidentale e, e l'altro montano e collinare verso oriente.
Una terra “di frontiera", di miniere e di allevamento, di pescatori, contadini, pastori, butteri (pastori a cavallo della Maremma toscana e laziale, della Campagna Romana e dell'Agro Pontino), boscaioli e minatori, che conserva ancora in buona parte inalterato il suo fascino antico.