• "Le mille e una notte di Semerano" di Noemi Ghetti. Interviene Gaia Ripepi
    Sep 11 2024
    "Le mille e una notte di Semerano. Origini mesopotamiche della cultura europea" è un podcast de L'Asino d'oro edizioni.
    In questo episodio interviene Gaia Ripepi, archeologa, autrice del saggio "La terra tra i due inganni" contenuto nel volume.

    Le parole sono più tenaci delle pietre, annodano fraterne consonanze con civiltà e popoli lontani nel tempo e nello spazio…
    A chi sappia auscultarne come in una conchiglia il suono e trovarne l’etimologia, rivelano sensi preziosi per studiare le origini della nostra storia.
    (Giovanni Semerano)


    L’antichissima comune origine di Oriente e Occidente nell’originale e poco nota ricerca di Giovanni Semerano, filologo e linguista italiano scomparso nel 2005, è il filo conduttore di questo volume che delinea sotto una luce inedita l’immagine dello studioso, al di là di inveterati pregiudizi e di barriere ideologiche e politiche.
    Storica del mondo antico, Ghetti guarda all’affresco di quelle civiltà che dal III millennio a.C. fiorirono nel Vicino Oriente – Sumeri, Assiri, Babilonesi, Ittiti, Ebrei, Fenici – e che come i Cretesi, i Cartaginesi, gli Etruschi si espansero nel Mediterraneo, seguendo la lente di Semerano, autore di volumi e saggi sulle origini della cultura europea e di dizionari etimologici delle lingue indoeuropee.
    Nella ricerca del linguista, fondata su testimonianze dei classici greci e latini, su intuizioni di autori quali Leopardi e il giovane Nietzsche e sul metodo innovativo della linguistica storica, l’autrice indica una chiave per sciogliere interrogativi culturali, filosofici e archeologici sull’eredità dei popoli che tra il Tigri e l’Eufrate inventarono la civiltà urbana e la scrittura, e che con il poema di Gilgameš trasmisero la più antica epopea dell’umanità. E ripercorre la storia di un’antica frattura e di un’egemonia culturale che nel secolo scorso ha portato a esiti tragici, e che Semerano con i suoi illuminanti studi ha osato porre in discussione.
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    9 mins
  • "Welfare per le nuove generazioni" a cura di Chiara Agostini
    Jul 25 2024
    "Welfare per le nuove generazioni" è un podcast de L'Asino d'oro edizioni.
    In questo episodio un breve intervento della prof.ssa Chiara Saraceno dalla presentazione del volume per il Salone internazionale del libro di Torino 2024.
    A seguire un approfondimento con la curatrice Chiara Agostini dalla libreria Spaziosette a Roma.

    Le politiche di welfare sono chiamate al cambiamento. Nati per affrontare i rischi legati alla vecchiaia, alla disoccupazione e alla malattia, i sistemi di protezione sociale devono oggi guardare a nuovi rischi. Tra di essi, quelli legati alla transizione verso l’età adulta.
    Componendo prospettive e contributi che nascono in ambiti diversi, le autrici analizzano la condizione giovanile e le politiche che possono essere messe in campo per sostenere le nuove generazioni.
    I giovani sono a tutti gli effetti una risorsa straordinaria di energie e vitalità che la società e le istituzioni sembrano spesso tradire. Il loro ruolo è invece fondamentale nell’ambito di un tessuto sociale che voglia rinnovarsi e aprirsi al futuro.
    La scuola appare allora decisiva: non soltanto è il luogo per eccellenza dove costruire conoscenze e competenze che serviranno alle nuove generazioni, si tratta di un presidio democratico che è chiamato a offrire loro supporto anche psicologico. Il benessere inteso come realizzazione di esigenze più profonde, e non solo come soddisfazione di bisogni materiali, è dunque un obiettivo che non può prescindere dall’istituzione scolastica e deve porsi alla base di una nuova idea di welfare.
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    8 mins
  • "Le mille e una notte di Semerano" di Noemi Ghetti
    Mar 15 2024
    "Le mille e una notte di Semerano. Origini mesopotamiche della cultura europea" è un podcast de L'Asino d'oro edizioni.
    In questo episodio interviene l'autrice Noemi Ghetti.

    Le parole sono più tenaci delle pietre, annodano fraterne consonanze con civiltà e popoli lontani nel tempo e nello spazio…
    A chi sappia auscultarne come in una conchiglia il suono e trovarne l’etimologia, rivelano sensi preziosi per studiare le origini della nostra storia.
    (Giovanni Semerano)


    L’antichissima comune origine di Oriente e Occidente nell’originale e poco nota ricerca di Giovanni Semerano, filologo e linguista italiano scomparso nel 2005, è il filo conduttore di questo volume che delinea sotto una luce inedita l’immagine dello studioso, al di là di inveterati pregiudizi e di barriere ideologiche e politiche.
    Storica del mondo antico, Ghetti guarda all’affresco di quelle civiltà che dal III millennio a.C. fiorirono nel Vicino Oriente – Sumeri, Assiri, Babilonesi, Ittiti, Ebrei, Fenici – e che come i Cretesi, i Cartaginesi, gli Etruschi si espansero nel Mediterraneo, seguendo la lente di Semerano, autore di volumi e saggi sulle origini della cultura europea e di dizionari etimologici delle lingue indoeuropee.
    Nella ricerca del linguista, fondata su testimonianze dei classici greci e latini, su intuizioni di autori quali Leopardi e il giovane Nietzsche e sul metodo innovativo della linguistica storica, l’autrice indica una chiave per sciogliere interrogativi culturali, filosofici e archeologici sull’eredità dei popoli che tra il Tigri e l’Eufrate inventarono la civiltà urbana e la scrittura, e che con il poema di Gilgameš trasmisero la più antica epopea dell’umanità. E ripercorre la storia di un’antica frattura e di un’egemonia culturale che nel secolo scorso ha portato a esiti tragici, e che Semerano con i suoi illuminanti studi ha osato porre in discussione.
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    11 mins
  • "La ragazza lungo il fiume" un romanzo di Alessandra Catoni
    Feb 14 2024
    "La ragazza lungo il fiume" è un podcast de L'Asino d'oro edizioni.
    In questo episodio interviene Alessandra Catoni, autrice del romanzo.

    Lì in fondo. Si vede appena tra gli alberi, è lei, quella che guarda fisso verso il fiume.

    L’amicizia e l’amore, le prime volte e le scoperte, le delusioni e le ribellioni di Claudia, della sua amica Virginia e del solitario Giacomo, ragazzi che si incontrano, si allontanano e poi tornano a incontrarsi mostrando sul volto e negli sguardi i segni di una nuova possibilità nei rapporti tra le persone. Questo romanzo di formazione si snoda attraverso conflitti generazionali, memorie e tragedie del passato, storie complesse di relazioni e affetti, lungo il filo di emozioni che ci coinvolgono quasi in presa diretta, come in una rappresentazione cinematografica.
    Un evento drammatico dà il via al racconto, che dalle strade di Roma porterà i tre ragazzi fino al Trentino-Alto Adige, sulle tracce di un nonno partigiano e dei segreti che avvolgono un amore tragico e impossibile. Con il loro bagaglio di incertezza e fantasia, i protagonisti affrontano contrasti dolorosi, ma, opponendo rifiuti necessari e resistendo all’indifferenza che sembra volerli risucchiare, grazie anche alla presenza di alcuni adulti validi al loro fianco, riescono a trovare la strada verso l’identità e la realizzazione, in un finale che apre alla speranza e propone un’immagine inconsueta di una stagione della vita piena di tormenti ma ricca di possibilità come nessun’altra.
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    6 mins
  • "Guardare dove non si è potuto mai guardare. I convegni del 1996 e 1999 a Napoli" a cura di Federico Masini
    Jan 23 2024
    "Guardare dove non si è potuto mai guardare. I convegni del 1996 e 1999 a Napoli" a cura di Federico Masini

    In questo episodio interviene Federico Masini, curatore del volume.

    «La ragione non ammette che possa esserci un’altra intelligenza che può conoscere ciò che la ragione non può conoscere».La negazione che c’è sempre stata da parte del pensiero razionale di ciò che non è uguale a se stesso, cioè l’irrazionale, è un tema centrale di questi scritti scelti tra i contributi a due convegni universitari svoltisi a Napoli nel 1996 e nel 1999, sull’identità dello psichiatra e sul confronto tra la teoria della nascita di Massimo Fagioli e la storia delle scienze dell’uomo.
    Un’appassionante riflessione storica e filosofica sul non cosciente, l’invisibile che «cimenta il pensiero umano a scoprire ciò che il corpo non percepisce», la cui attualità si rivela nella crisi delle idee che attraversa la cultura contemporanea.
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    11 mins
  • Canova. "Non devesi però tacere della farfalla" a cura di Anna Maria Panzera
    Dec 20 2023
    "Canova. Non devesi però tacere della farfalla" a cura di Anna Maria Panzera.
    Testi di: Alessandro Carlevaro, Marina Longo e Anna Maria Panzera.

    In questo episodio interviene Anna Maria Panzera storica dell'arte e curatrice del volume.

    A duecento anni dalla morte di Canova, uno tra gli artisti più famosi e amati nel mondo, questo volume restituisce – insieme alla narrazione più nota e agli spunti critici più attenti – alcuni aspetti particolari del suo lavoro, con riguardo speciale al processo creativo che lo condusse alla realizzazione dei due gruppi scultorei intitolati Amore e Psiche; in tale arco temporale, un decennio fecondo di immaginazione e di crescita professionale, la ricerca della bellezza e del sublime neoclassici, sempre attenta alle novità di quell’epoca multiforme e complessa, si propone come una sintesi di visionarietà e di rivoluzione ideale.
    Le opere dello scultore, immerso in un ambiente moderno ed emancipato, sono esaminate anche sotto l’aspetto del riflesso impresso loro dalle vicende contemporanee, tra storia e politica, e dell’influenza che altre arti, come la musica e la danza, ebbero sulla sua formazione e sull’ideazione dei capolavori. Dal disegno alla creta, dal marmo alla scultura come ‘metodo di vita’, il racconto di Canova ‒ antesignano dell’artista moderno ‒ si svolge appassionante fino all’ultima mano, segno del pensiero che trasforma e crea perché parte dal corpo e inventa il corpo, dandogli nuova vita, nel bagliore tremulo della fiamma di una candela.
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    14 mins
  • "Copper" di Maura Maioli
    Jul 21 2023
    "Copper" di e con Maura Maioli è un podcast de L'Asino d'oro edizioni.

    Questa anestesia del sentimento è una comoda scappatoia, io lo so, ma per ora è così che stanno le cose, che menzogna produce menzogna.



    Copper è un bambino dato ‘in prestito’ agli zii paterni perché la madre, che ha le ali fragili di una cavolaia e sembra sempre in procinto di prendere il volo, non saprebbe occuparsene. Così il bambino che voleva diventare un guerriero, per proteggere coloro che ama, è invece diventato un uomo che allontana sempre di più da sé l’amore e, da tutore della legge, finisce con l’usare la forza su chi, come e più di lui, è stato offeso e abbandonato.
    Ai margini di una città senza volto, dove si intuisce il mare, Maura Maioli intesse la vicenda del protagonista, mutandone a tratti la prospettiva così che gli eventi passati assumono la presa diretta di una narrazione vicina, mentre quelli del presente se ne allontanano. Il racconto è affidato a una voce fuori campo e alla scrittura avvolgente, sospesa, sperimentale dell’autrice, che trasporta il lettore attraverso luoghi e persone. Tra antichi retaggi e usi linguistici di una cultura in dissolvimento, chiusa e corale, tracce impalpabili vagano come nebbia nell’affresco di domande e possibili risposte.
    «Conosco l’uomo che ha preso a botte il ragazzo nero perché non gli consegnava la merce e l’in-casso della giornata. [ … ] Di quell’uomo conosco anche il nome e so che lo ha rinnegato e non sta a me pronunciarlo. Però io posso chiamarlo Copper, e anche voi».
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    10 mins
  • "Abbey Lincoln. Una voce ribelle tra jazz e lotta politica" di Luigi Onori
    Jul 1 2023
    "Abbey Lincoln. Una voce ribelle tra jazz e lotta politica" di Luigi Onori

    In questo episodio intervengono l'autore e Ada Montellanico, cantante.

    Una cantante jazz dalla molteplice espressività artistica che, dagli anni Cinquanta agli inizi del XXI secolo, ha cambiato più volte vita e nome, da Anna Marie Wooldridge ad Aminata Moseka, passando per Abbey Lincoln. Seducente supper club singer, poi voce del jazz d’avanguardia e, al fianco del batterista Max Roach, in prima linea nella lotta degli afroamericani contro la segregazione e per il riconoscimento dei diritti civili: Abbey Lincoln ha manifestato la sua personalità creativa attraverso la composizione e la scrittura che sono diventate per lei strumenti di resistenza culturale, capaci di favorire un cambiamento sociale. Dagli anni Settanta ha costruito il suo personale songbook superando i limiti dei tradizionali standard per esprimere in forme originali il proprio pensiero rispetto alla complessità della vita. Afroamericana, geniale, anticonvenzionale, vicina a suo modo alla lotta per la liberazione della donna,
    Abbey Lincoln viene raccontata in questo libro da più angolazioni in un ritratto, allo stesso tempo, biografico, musicale, poetico, antropologico e filosofico. La sua vicenda, ricca e appassionante ma per molti aspetti sconosciuta e inedita, attraversa mezzo secolo di jazz e di storia americana.
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    20 mins