L’Ardire è un’opera realizzata con filo di colore rosso su lino antico realizzata dalla cattedra di Costume per lo spettacolo dell’Accademia di belle arti di L’Aquila a cura del Prof. Attilio Carota e della Prof.ssa Alessandra Carducci. L’opera è un omaggio alla figura di Sabina Santilli, donna abruzzese e fondatrice della Lega del Filo D’Oro.
E’ realizzata da tanti “NO”, in caratteri diversi.
Sono tutti i NO che Sabina subiva per la condizione di salute.
Sabina Santilli, nata a San Benedetto dei Marsi nel 1917, a 7 anni perde l’udito e la vista per una meningite.
Raccontava agli amici della Caritas di Avezzano nel 1982:
«La sera del giovedì santo, dal letto di mia mamma, diedi un ultimo sguardo attorno. L'indomani mattina, venerdì santo, udii l’ultimo grido, seguito da una sbattuta di porta. Da allora niente più. Fu il buio pesto senza una voce»
Nella sua giovane vita continuava a sentire tanti NO.
Non poter sentire. Non poter vedere. Non poter parlare bene.
Tutto questo l’aveva portata a sentirsi impotente, schiava e vittima dei tanti NO della vita.
Il NO limitante. Il NO frutto di scelte altrui dettate da limiti sociali e da etichette fatte di nero e di bianco.
Quest’opera comunica in modo dirompente con il filo rosso ricamato la solitudine e il buio che portano i NO della vita, siano essi imposti, scelti o ardentemente voluti. Sono tutti quei NO che limitano l’esplicazione del proprio essere e del proprio sentire. Superarli o cercare di superarli ci erge oltre il comune sentire.
Dalle piccole alle grandi battaglie, il superamento di un NO imposto porta con sé una metamorfosi fatta di sfumature, gradazioni e variopinte diversità. Quest’opera ci fa così comprendere come siano proprio le nostre diversità e le nostre battaglie di vita quotidiana a costruire il nostro unico percorso che ci porta alla conoscenza del proprio io e del mondo.
Sabina Santilli riuscì così a condurre una vita come se mai quella malattia fosse accaduta.
Imparando il Braille cucinava, lavava, stirava e manteneva una viva corrispondenza con altre persone sordocieche in tutta Italia. Uscita dal buio aiutava tante altre persone a ritrovare la luce.
Mentre alla radio, il 2 giugno 1968, viene annunciata la morte di Helen Keller (la prima sordocieca che, grazie all'istruzione e all'aiuto della sua insegnante Anne Sullivan riuscì a condurre una vita indipendente, storia alla base del film Anna dei miracoli) Sabina affermò:
«Mentre il mondo parla di “miracoli” nei suoi riguardi, noi abbiamo ragione di dire (non senza un risolino sotto i baffi) che è stata invece solo il primo esempio.”
Grazie a Sabina Santilli la Lega del Filo d’Oro ha portato le persone sordocieche a fare rete per essere aiutato in tempo per condurre una vita indipendente e in autonomia.
testo ©Liliana Rullo Ogni diritto riservato. Coperti dal diritto d'autore.
Voce di Lidia Di Blasio
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