È quello che ha fatto la biologa molecolare Beata Halassy in Croazia, dopo avere scoperto di avere una nuova recidiva del proprio tumore al seno. Ha preparato, purificato e iniettato nella sede del tumore due tipi di virus allo scopo di eliminare le cellule tumorali e stimolare una risposta immunitaria. Oggi Halassy dice di stare bene e ha pubblicato i risultati del suo auto-esperimento, portando a molte perplessità sul piano etico. È infatti una vicenda molto delicata e con grandi implicazioni sia per la ricerca sia per i pazienti. Ci spostiamo poi a Baku, in Azerbaigian, dove è iniziata la 29esima conferenza delle Nazioni Unite per il contrasto al cambiamento climatico (COP29) e ci facciamo raccontare da Ludovica Lugli, inviata del Post a seguire i lavori, l’aria che tira per un’edizione definita da molti in “tono minore”. Abbonati al Post. Leggi anche: La ricercatrice che si è iniettata dei virus per curarsi un tumore La viroterapia è in grado di curare i tumori? Uno studio di caso non convenzionale di viroterapia oncolica neoadiuvante per il cancro al seno ricorrente Eroica, folle e visionaria. Storie di medicina spericolata Alla COP sul clima di Baku si parlerà soprattutto di soldi Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices