Ronald Jr, soprannominato Butch, era il primogenito dei cinque figli di Ronald Joseph DeFeo, di origini italiane, titolare di una concessionaria che con gli anni portò al successo, e di sua moglie Louise DeFeo, che riuscirono a trasferirsi nel 1965 nella villa di Amityville da un appartamento di Brooklyn. Ronald Sr. venne più volte raffigurato come una figura autoritaria e prepotente, che picchiava spesso i figli e la moglie. Il figlio preferito ma anche il più picchiato era proprio Butch, per cui aveva alte aspettative. A scuola il ragazzo, sovrappeso e pensieroso, era vittima di scherzi e umiliazioni da parte dei suoi compagni di classe.Crescendo, Butch cominciò a litigare quotidianamente con il padre, così come con i suoi pochi amici. La sua famiglia, preoccupata, lo portò da uno psichiatra, ma le visite non ebbero l'esito sperato, dato che Butch negò di avere bisogno di aiuto. I viaggi dal medico si interruppero e i DeFeo "premiarono" il figlio con soldi e regali, tra cui un motoscafo costosissimo, nella speranza di migliorargli l'umore. I problemi del ragazzo continuarono ad aggravarsi, tanto che, a diciassette anni, Butch cominciò ad assumere LSD ed eroina, e fu espulso dalla scuola per la sua violenza ed impulsività dovuta alle continue provocazioni dei compagni.All'età di diciotto anni, Butch fu assunto come dirigente della concessionaria d'auto di suo padre, con pochissime aspettative. Guadagnava uno stipendio settimanale da suo padre di 1000 dollari, che il ragazzo sperperava in varie discoteche e locali, abusando di alcol e droghe. Cercò più volte di fuggire da casa per sottrarsi alle violenze domestiche, ma ogni volta venne rintracciato dal padre e riportato a casa.Lo strano comportamento di Butch aumentò con il tempo: una volta minacciò un amico con un fucile dopo una battuta di caccia, per poi comportarsi come se nulla fosse successo. In un'occasione tentò anche di sparare al padre durante una lite tra i suoi genitori, fallendo a causa di un malfunzionamento dell'arma. Ronald, turbato dall'accaduto, circondò la casa di monumenti religiosi e visitò la chiesa con maggiore frequenza. Alle domande dei vicini sul perché lo stesse facendo, lui affermò di avere "il diavolo in casa"; non è chiaro se si riferisse in particolare al figlio, o ad altri strani avvenimenti nell'abitazione.Nel 1974, Butch mise in atto una rapina a mano armata con un amico nella concessionaria di Ronald, in quanto si sentiva frustrato dallo stipendio concessogli, ritenendolo non sufficiente. Dopo la denuncia di Ronald, la polizia interrogò il Butch, il quale reagì in modo estremamente rabbioso. Riuscì a evitare il carcere grazie all'intercessione del padre; quest'ultimo, successivamente, iniziò a nutrire dubbi sul ruolo del figlio nella rapina. Quando provò a parlarne con Butch, il figlio minacciò di ucciderlo.Pochi giorni prima del delitto, in uno scontro particolarmente acceso, Ronald definì il figlio "demonio" e Butch replicò minacciando di "ammazzare tutti".