Dal discorso introduttivo di Luigi Giussani agli studenti partecipanti agli Esercizi spirituali del Centro C. Péguy
(Varigotti, 1 novembre 1968).
"... Tradizione e discorso, tradizione e cultura cristiana, tradizione e teologia, se volete, tradizione e dottrina cristiana, creano delle forme. Il cristianesimo è ben altro, anche se, è chiaro, il cristianesimo comprende tutto questo che abbiamo detto. Non solo recupera, ma esalta il valore della storia, fa sì che la tradizione sia realtà vivente, ricupera il filosofare nel senso profondo della parola, ricupera l’ordinamento intelligente; non solo, ma lo esalta fino a farlo diventare una realtà vivente dentro di noi. Ecco, il cristianesimo è quel «ciò» che fa diventare realtà viva la tradizione, 7 ottobre 2018 che fa diventare realtà viva l’articolazione del pensiero, che fa diventare vivente ciò che è passato, che fa diventare vivente il pensiero, l’idea e il valore. Ma vivente è un presente!"
...
"È da cancellare il passato per capire cos’è il cristianesimo, è da cancellare tutta la connotazione del passato per capire che cosa è ora, ora, ora. Certo, non il passato di ieri o dell’altro ieri, perché il cristianesimo è una presenza dentro la tua esistenza, una presenza che coinvolge la vita di altre persone. Altre persone, per portarti una proposta, hanno coinvolto la loro vita, ed è una proposta che pretende che tu coinvolga la tua. Ma è una proposta che, per pretendere che tu coinvolga la tua, è piena di significato, è piena di una novità impensata, assicura un cambiamento inimmaginabile, inimmaginabile".
don Luigi Giussani (1968).
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