• Cosa fai quando cadi? | 26 Marzo 2023 |

  • Mar 26 2023
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Cosa fai quando cadi? | 26 Marzo 2023 |

  • Summary

  • Sarebbe bello non cadere mai... Perché non è tanto la prima caduta che fa male, ma l'ennesima caduta dopo cento cadute. Cosa fai quando cadi? Quando cadi hai tre sostegni potenti: la fede, la Parola e le preghiera. Perché sarebbe bello non cadere mai, ma quanto è più bello rialzarsi, e vincere, dopo essere caduti tante volte!---Predicatrice: Lucia Pedoto CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 9 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 24 minutiOggi vorrei cominciare guardando un video insieme:Era la prima, o forse la seconda, lottava proprio per il podio, ma è caduta. Chissà quante ore,  quanti giorni, quanti mesi,  quanto si sarà preparata quell'atleta per poter arrivare a correre cos,  a questo livello. Chissà quante volte in allenamento o durante altre gare sarà già caduta, perché gli atleti corrono e perciò cadono, Chissà quante volte avrà provato ad evitare quell'appoggio difettoso che fa sempre. Caspita corri veloce,  però poi quando metti  giù piede d'appoggio male perdi equilibrio; quanto ci avrà lavorato col suo allenatore su questo? Era pronta però, aveva raccolto tutte le energie in suo possesso,  stava dando il 100%... Era lì,   o prima o seconda... Ma niente è ricaduta sempre su quel piccolo dettaglio: un piede messo male. Pensate,  il corpo la grandezza del corpo, e un piede appoggiato male in velocità. Si sarà sentita sconfortata, si sarà sentita spaventata stava, mandando all'aria tutto il lavoro di mesi per un semplice errore; aveva pochi secondi pochi centesimi di secondo per capire cosa fare Ormai era per terra; aveva solo due scelte: tante da prendere per i pochi millesimi di secondo che le restavano. Poteva smettere di gareggiare; certo avrebbe dovuto alzarsi, non poteva certo rimanere lì sdraiata per terra a fare un pisolino. Comunque doveva alzarsi  e magari riprendere la corsa giusto per salvare un po' l'orgoglio, ormai l'avevano distaccata di metri e metri, e in questo sport sono molti. Avrebbe comunque perso. Però poteva rialzarsi, correre un po' lentamente,  così,  almeno da arrivare alla fine del traguardo; come si dice ”The Show Must Go On”, fino alla fine; ti rialzi e vai.Oppure l'altra scelta era:”Sì, sono caduta di nuovo! Sì,  sempre su questo errore! Sì, di nuovo,  ma non mi importa, non mi frega stavolta! Quale sarà il risultato,  mi rialzo e corro di nuovo al 100%, come prima. E non penso al fatto che sono sconfortata, al fatto che ho fatto una figuraccia,  al fatto che il mio allenatore, che credeva in me, potrebbe esserci rimasto male, alle mie le mie colleghe avversarie che stavo battendo, ma che mi sono camminiate sopra per un mio errore.  Non mi interessa: io mi rialzo  corro come si fa,  con onestà e con forza.” Secondo voi cosa avrà fatto questa atleta: si è ridata da fare al massimo o ha ripreso una corsa in base a quello che poteva fare? Ormai era rimasta ultima! Lo vogliamo vedere quello che ha fatto?Sarebbe bello non cadere mai. Ma pensate che bello vincere dopo essere caduti tante volte! Ci siamo mai sentiti così come questa atleta? Sconfortati, sconfortate anche dopo tanto impegno a  programmare qualcosa per poi ritrovarsi con la paura di non sapere come andrà a finire? Io no mai, assolutamente! Ovviamente, sto scherzando!Quali sono le buche su cui cadiamo? “Caspita, mi ero ripromesso che non avrei più dato uno schiaffo a mia moglie, e glielo ho dato un'altra volta!”“Ho promesso che non avrei mai più aperto il mobiletto degli alcolici, e invece  sono di qua di nuovo con questo bicchiere in mano.”“Eccomi davanti l'ennesima volta a questo sito che mi ero ripromessa che non avrei più aperto. No!  Di nuovo ho lasciato a metà qualcosa che a evo cominciato... come per sempre!” “La malattia è tornata! Eppure ho fatto tutto quello che mi dicevano i dottori... ma è tornata di nuovo! E adesso?”“E questo lutto, questa perdita del mio caro mi fa così male ancora dopo tutto questo tempo! E adesso?”Sconforto, depressione, preoccupazione... Sappiate che, se vi è successo,  siete in ottima compagnia! Non siete soli, non siete sole! Ricordiamocelo, quando siamo proprio  in quel momento del buio, quando siamo proprio in quello sconforto che non ti fa vedere nient'altro se non la caduta.  E poi, ragazzi, non so per voi come sia,  ma non è la prima caduta che fa male, e neanche la seconda e la terza, perché sei fresco e ti puoi alzare; è la centesima caduta che è faticosa! Devi prenderti e  rialzarti...La centunesima...  Quando invece dovremmo essere già abituati a cadere a rialzarc, E invece no,  sono quelle lì quelle difficili, quando cadi di nuovo, quando di muovo quel piede, mentre sei in velocità, lo appoggi male, e  perdi l'equilibrio.Perciò, in quel momento, quando vedi solo nero e pensi che sei caduto, che sei caduta  per la centesima volta, non sei solo, no sei sola;  e la Bibbia ce lo dimostra.  Giobbe aveva perso tutti...
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