[ACQUISTA E-BOOK] Cosenza il capitolo narra la situazione di una Cosenza terremotata e in corso di terremoto senza tregua da otto giorni.
Continua dalle ultime righe del precedente (Bellini), con l'arrivo all'Albergo Al Riposo d'Alarico tanto sospirato dai nostri viaggiatori, provato dal terremoto, riempito di umanità varia di sfollati, quanto inospitale nel benvenuto.
Le prime schermaglie tra il gruppo dei viaggiatori e il personale dell'albergo sono di ostilità da parte di quest'ultimo, e di conseguente irritazione da parte di Dumas e di Jadin che arriva perfino ad essere negazionista:
«
... Voi credete ai terremoti? - mi chiese Jadin.
... Ma no! È tutta una commedia! Le loro case cadono perché sono vecchie e dicono che è per il terremoto per prendere l'indennizzo da parte del governo...»
Ma la situazione architettonica ed umana è molto provata dal terremoto e tutto è difficile da recuperare alla normalità, se ne rende conto e viene colpito Dumas che si immerge empaticamente tra la folla diventando un cronista nel raccontare la situazione degli sfollati nella baraccopoli.
La forza della disperazione di potersi godere finalmente un albergo quasi degno di questo nome, rende i nostri viaggiatori, coraggiosi oltremodo, rimanendo fermi nelle loro stanze perfino durante le scosse notturne, spettatori calmi ma partecipi delle scene di panico.