Palermo, 30 marzo 1973. Un uomo attraversa i giardini di piazza della Vittoria ed entra in questura. Chiede di Bruno Contrada, il capo della squadra mobile. Si siede ed inizia a parlare. E racconta la mafia prima della mafia. Si chiama Leonardo Vitale, tutti lo conoscono come Leuccio. È un pentito, il primo, un tragediatore. Fa nomi e cognomi, si accusa ed accusa. Parla di una mafia che per tutti in Sicilia "non esiste” e lo prendono per pazzo. Così, per ordine dei giudici, viene rinchiuso in un manicomio criminale. Nessuno gli crede. Nessuno tranne uno: Totò Riina, il futuro capo dei capi di Cosa Nostra. Undici anni dopo il boss di Corleone ordinerà la morte di Leuccio. La storia del primo tragediatore inizia negli Anni Sessanta in una Sicilia cupa, sconvolta dalla prima guerra di mafia che finisce il 30 giugno 1963 con la strage di Ciaculli. Un'auto salta in aria e muoiono in sette, carabinieri, poliziotti, artificeri dell'Esercito. Lo Stato reagisce al massacro istituendo la prima commissione parlamentare antimafia. Ma è proprio in questi anni che emerge prepotentemente la cosca dei picciuttunazzi di Corleone, un clan potentissimo con a capo un allora sconosciuto Salvatore Riina. Tragediatori racconta le storie poco conosciute di alcuni pentiti che hanno deciso di tradire il loro passato. Tragediatori è una serie di Attilio Bolzoni e Giulia Lecce, prodotto da Fandango Podcast. Cura editoriale Vins Gallico. Montaggio e sound design Andrea Cardoni Post produzione Alessandro Bianchi.