Try free for 30 days
-
L'universo invisibile
- Dalla scomparsa dei dinosauri alla materia oscura - le imprevedibili connessioni del nostro mondo
- Narrated by: Carolina Zaccarini
- Length: 14 hrs and 16 mins
Failed to add items
Add to basket failed.
Add to Wish List failed.
Remove from Wish List failed.
Follow podcast failed
Unfollow podcast failed
Buy Now for $27.99
No valid payment method on file.
We are sorry. We are not allowed to sell this product with the selected payment method
Publisher's Summary
L'Universo ha 13,8 miliardi di anni. Da quando si è formata, la Terra ha compiuto intorno al Sole quattro miliardi e mezzo di orbite. È un tempo impensabile, un tempo infinito. Un tempo che gli esseri umani non hanno occupato che per la più piccola delle frazioni.
Eppure, da quando siamo comparsi sulla faccia del pianeta, da quando abbiamo iniziato ad accendere fuochi per tenere a bada la notte, non abbiamo mai smesso di alzare gli occhi alla volta senza confini. A meravigliarci per tutto quell'infinito sopra di noi, per tutto quello che non possiamo vedere.
È all'Universo invisibile che Lisa Randall dedica questo libro, che al rigore scientifico coniuga il senso meraviglioso dell'avventura: che cos'è la materia oscura che sappiamo esistere e che pure non riusciamo a individuare? Che influenza esercitano comete, galassie, buchi neri sulla nostra vita di tutti i giorni?
Il cosmo e la Terra, se indagati con intelligenza e visionarietà acuminata, rivelano connessioni sorprendenti; connessioni che possono gettare nuova luce su eventi dei quali pensavamo di sapere ormai tutto, come l'improvvisa scomparsa dei dinosauri che un tempo dominavano il mondo.
Mosso dall'inesauribile curiosità propria della nostra specie - la stessa curiosità che ci ha spinto a sbarcare sulla Luna, a inviare sonde su Giove, a perlustrare la superficie di Marte -, L'Universo invisibile ci conduce in un viaggio sorprendente al di là dei confini della nostra conoscenza, in quella vasta distesa di buio che fino a pochi anni fa credevamo imperscrutabile ma che, suggerisce Lisa Randall, può essere illuminata dalla più improbabile delle fonti: la genialità umana.