25 aprile. Libertà - Il mito conteso della Resistenza e della Liberazione
Lezioni di Storia
Failed to add items
Add to basket failed.
Add to Wish List failed.
Remove from Wish List failed.
Follow podcast failed
Unfollow podcast failed
Buy Now for $4.99
No valid payment method on file.
We are sorry. We are not allowed to sell this product with the selected payment method
-
Narrated by:
-
Emilio Gentile
-
By:
-
Emilio Gentile
About this listen
"Non abbiamo più un popolo, una patria, un bene comune, un comune ideale. Il ricordo della Resistenza non solo è lontano, ma serve di pretesto retorico agli uni e agli altri". Queste parole scriveva il 15 luglio 1950 don Primo Mazzolari, uno dei primi a segnalare il rapido dissolversi dello spirito unitario e patriottico della Resistenza dopo la fine della collaborazione governativa fra democristiani, comunisti, socialisti e gli altri partiti antifascisti; dopo l'inizio della guerra fredda, dopo la vittoria delle elezioni della Democrazia Cristiana del 1948 e dopo l'adesione dell'Italia alla Nato.
Nel dopoguerra, i diversi partiti cercarono di appropriarsi del mito della Resistenza declinandolo secondo i propri scopi: mito della Resistenza come rivoluzione tradita o incompiuta per il partito comunista; come Resistenza ecumenica armata e disarmata dell'Italia contro il nazifascismo; come movimento patriottico nazionale che i partiti antifascisti volevano porre alla base del nuovo stato democratico repubblicano.
Oggi, oltre a confermare i valori alla base di quell'evento, dobbiamo sfrondare il mito di tutte le esagerazioni, e tener presenti anche i suoi aspetti negativi. E cercare di confermare che la Resistenza, come il Risorgimento, rappresenta un patrimonio nazionale di valori che andrebbe condiviso da tutti, senza contrapposizioni politiche o ideologiche.
©2019 Gius. Laterza & Figli S.p.a. (P)Emons 2019. Edizione su licenza di Gius. Laterza & Figli S.p.a.